Abitudine n. 4 - Pensare a un vantaggio reciproco

Il mese scorso abbiamo parlato della nostra terza abitudine: “Dare precedenza alle cose più importanti” in cui vedevamo come dare priorità alle azioni quotidiane in base a ciò che è più importante, non a ciò che è più urgente.

Pensare a un vantaggio reciproco: Come dovrei lavorare per ottenere buoni risultati per tutte le parti coinvolte, non a modo mio o degli altri, ma nel modo giusto e ottimale, concentrandomi sulla cooperazione complessiva del flusso di valore.
Un esempio di vantaggio reciproco in un’officina di riparazioni in seguito a collisione potrebbe essere l’assunzione di un apprendista. Mettete a disposizione risorse preziose per reclutare e formare un apprendista che svilupperà nuove competenze e caratteristiche e, a sua volta, offrite alla vostra officina l’opportunità di beneficiare di alcune delle più recenti conoscenze tecniche e in materia di riparazione del settore. Un apprendista verrà formato anche per soddisfare le diverse esigenze di know-how richieste nel nostro settore, come le competenze in ingegneria elettrica o la diagnostica, insieme a quelle tradizionali di verniciatore, carrozziere e MET. Inoltre, introdurrà un modo diverso di pensare e di fornire soluzioni interagendo con gli istituti scolastici e partecipando agli ultimi corsi di formazione. Migliorerà le competenze attuali del vostro organico grazie all’acquisizione dell’esperienza e della professionalità necessarie per una carriera appagante, probabilmente nel periodo più entusiasmante dell’era automobilistica degli ultimi 100 anni...

“ Le ispezioni della qualità durante il processo sono l’unico modo per essere sicuri che la riparazione sia stata completata correttamente in ogni fase di lavoro e che non sia sfuggito nulla che possa causare una rilavorazione o l’insoddisfazione del cliente”.

Doug Kirk

Direttore, Innovazione aziendale globale

Il controllo qualità durante il processo è un altro esempio di vantaggio reciproco: si tratta di quando i tecnici terminano completamente il loro lavoro di riparazione e verificano firmando una particolare lista di controllo relativa alla riparazione (preferibilmente elettronica), la quale viene preventivamente convalidata come corretta o contrassegnata come errata o incompleta dal tecnico della fase di riparazione successiva o da un addetto dedicato al controllo qualità. Questo processo assicurerà che la riparazione sia stata completata, che non sia stato dimenticato nulla - come indicato dalla documentazione di riparazione, che siano stati indicati tutti i metodi necessari, che il completamento sia avvenuto secondo lo standard corretto come specificato dall’officina e/o dal fornitore del lavoro. Eliminerà anche possibili blocchi dovuti a un ordine di riparazione che deve tornare indietro in un processo, il che rallenterebbe o impedirebbe che altri ordini di riparazione vengano lavorati ritardando la produzione a causa di un impiego insufficiente del personale qualificato.  

Le ispezioni della qualità durante il processo sono l’unico modo per essere sicuri che la riparazione sia stata completata correttamente in ogni fase di lavoro e che non sia sfuggito nulla che possa causare una rilavorazione o l’insoddisfazione del cliente.  Questo approccio è vantaggioso per ogni singola entità del processo e per il flusso di valore, poiché si è a conoscenza del fatto che la riparazione è sottoposta a un controllo iniziale e che tale controllo iniziale è verificato e accettato nella fase di riparazione successiva con il secondo processo di “convalida”.  Si tratta di una vittoria per tutti, in quanto i controlli di qualità del processo creano una cultura di miglioramento continuo.

L’ispezione di ogni fase utilizzando la metodologia “in-process” (durante il processo) eleverà il processo produttivo di riparazione e consentirà all’officina di registrare le carenze del processo e di vedere realmente il costo di ritardi, rilavorazioni e manodopera sprecata, quindi di individuare le rettifiche da apportare: riguardano la formazione? gli aggiornamenti delle apparecchiature? o gli adeguamenti dei processi? Eliminando qualsiasi congettura, promuoviamo il vantaggio reciproco.

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